2013/04/08

Waters e quel viaggio della memoria a Cassino L'ex Pink Floyd cerca il padre, caduto di guerra

Corriere della Sera - 30 marzo 2013

Alessandro Fulloni


Passi lenti, fermandosi spesso nel silenzio del camposanto per accarezzare a lungo il marmo delle croci di guerra. I fan sono lontani, lo guardano assiepati dal ciglio di una strada di campagna puntandolo con lo zoom della telecamerina o della digitale. Roger Waters, leggenda del rock, ex cantante e bassista dei Pink Floyd, non sembra più farci caso. Continua a camminare sul prato del cimitero inglese alla ricerca della tomba del padre, Eric Fletcher Waters, ufficiale dell'esercito di Sua Mestà morto nella carneficina dello sbarco ad Anzio, nella primavera del 1944, quando migliaia di soldati alleati furono falciati nei pressi della spiaggia da mortai e mitragliatrici della Wehrmacht.





LA TOMBA DEL PADRE - I resti del sottotenente, arruolato nei Royal Fusiliers, truppe d'elite che durante la guerra furono impegnate dal Pacifico alla Normandia, sono sepolti proprio nel cimitero di guerra di Cassino assieme a migliaia di tombe di militari tedeschi, francesi, polacchi, neozelandesi e italiani. Nel pomeriggio di venerdì 29 il Waters è andato a cercare la tomba del padre. E' la prima volta che vede Cassino, teatro durante la campagna d'Italia di una feroce battaglia che vide anche l'abbazia benedettina distrutta sotto i bombardamenti alleati. Il compositore rock non sa nemmeno dove sia la tomba di suo padre, a cui ha dedicato alcuni tra i brani più belli, in bilico tra memoria, malinconico dolore e impegno antimilitarista. Alle telecamere di TeleUniverso, emittente del litorale pontino e della Ciociaria, l'ex dei Pink Floyd racconta di aver compiuto «questo viaggio perchè il mio passato è il mio futuro». L'idea di Waters, maturata dopo aver saputo «che mio padre è sepolto con ogni probabilità in questo cimitero», è quella di girare un video che però «non è destinato alla pubblicazione».

A CASSINO IN VAN - La leggenda del rock arriva a Cassino a bordo di un van dai vetri oscurati. Quando esce qualcuno lo riconosce. E in pochi istanti si forma una folla di circa 200 persone. I dischi in vinile di «The Wall» - proprio il 33 giri che contiene uno dei brani dedicati al padre - si moltiplicano tra le mani dei fan che vogliono assolutamente un autografo. Lui, paroliere dell'intimismo e della solitudine, mai troppo a suo agio tra il pubblico, sulle prime si schermisce. Si «scioglie» solo quando qualcuno gli regala la sciarpa del Cassino calcio. Waters non è solo uno straordinario poeta del rock, è anche un tifoso sfegatato dei «Gunners», la squadra londinese dell'Arsenal. Apprezza, sorride, pronuncia un «grazie» in italiano che sembra commosso. Poi scompare nel furgoncino. Quando s'allontana volta lo sguardo verso il cimitero e la tomba del sottotenente dei Fusiliers caduto ad Anzio per liberare l'Italia gli deve sembrare vicinissima.

From www.corriere.it

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